Ancora su Rai Tre ieri notte ho visto questo bellissimo film di Xavier Beauvois. Uomini di Dio è la storia di un gruppo di monaci benedettini che nel 1996 in Algeria si trovarono a vivere un momento molto difficile per la loro esistenza.
Il loro monastero, centro nevralgico della vita della piccola comunità locale, è a rischio cosi come lo sono tutti gli stranieri che lavorano nell’area per l’insorgere di un movimento terrorista che è contro gli stranieri. Christian, abate del monastero, e gli altri confratelli vivono giorni di grande conflitto, indecisi se cedere alle pressioni dei militari che vogliono che tornino in Francia, o rimanere sul posto a svolgere la loro missione. Vivono momenti di sfiducia verso sè stessi, verso la loro missione stessa, verso gli altri fratelli, che si alternano a puntuali riconferme sino al tragico epilogo.
Il film descrive questa continua lotta di fede molto bene, con un linguaggio asciutto e rigoroso come la vita dei monaci che si trovano ad affrontare una questione molto materiale e al tempo stesso di profonda spiritualità. Ed è proprio la fede nelle proprie scelte, nei compagni e in Dio che dà loro la forza di proseguire il loro cammino, ben consapevoli che quella e nessun’altra à la strada che hanno scelto di vivere.
Tra le righe si intuiscono anche i motivi del conflitto che verrà e al quale assistiamo oggi, dato dalla frustrazione e dalla rabbia generata dal colonialismo che per anni diversi paesi di questa area hanno subito.