Danijel e Anja, due ragazzi bosniaci, stanno vivendo gli inizi della loro storia d’amore. Lui è un poliziotto serbo e lei è una pittrice musulmana, ma la differenza razziale non impedisce loro di frequentarsi liberamente. Quando nel 1992 scoppia la guerra etnica si perdono di vista fino a quando Anja si ritroverà prigioniera in un campo serbo di cui Danijel è il comandante. La passione ancora viva porterà i due a percorrere una strada drammatica.
Il film di Angelina Jolie sul conflitto serbo musulmano, centra la narrazione sulla storia d’amore tra i due ragazzi di diversa etnia. E questa storia simbolicamente rappresenta la terribile condizione che tutti hanno vissuto in quei frangenti, dove vicini di casa e addirittura famiglie furono improvvisamente divise dalle appartenenze. In questa condizione dove sono tutti potenzialmente nemici gli uomini perdono completamente la fiducia. Tra tanti orrori che questo film descrive, il desiderio di continuare a fidarsi e di amare a dispetto di tutto, che il protagonista persegue, è il messaggio di speranza che si può cogliere. La fiducia e l’amore sono bisogni primari che permettono a chi li persegue di percorrere strade diverse a quella dell’infinito ciclo di odio e vendetta a cui sembra destinato tutto quello che c’è intorno.