Barbu è il figlio trentaquatrenne di una famiglia potente che vive alla periferia di Bucarest. La mamma Cornelia, dal carattere oppressivo, controlla tutto nei minimi dettagli, e non si fa scrupolo di ricorrere ad amicizie influenti per risolvere i problemi della sua famiglia
Quando Barbu investe ed uccide un bambino, Cornelia mette in moto la sua macchina di potere e corruzione per evitare in tutti i modi di far pagare al figlio il suo conto con la giustizia.
Film molto interessante soprattutto nella scelta descrittiva del regista Cãlin Peter Netzer, di muovere continuamente e in modo inaspettato il piano di visione e la macchina da presa stessa. Il senso di disagio che provoca il carattere oppressivo della protagonista arriva molto bene.
Si tratta una donna, che usa il controllo ossessivo per evitare di affrontare le paure e i dolori che la vita può causare. Il risultato sono relazioni senza affetto e irrisolte
L’incidente darà modo ai protagonisti di confrontarsi con il dolore degli altri, con la paura che questo genera e di entrare in contatto con le proprie emozioni più profonde. Cosi potranno aprirsi una diversa prospettiva di vita.