Lungo Mulholland Drive una donna perde la memoria in seguito ad un incidente automobilistico. L’incontro con Betty, aspirante attrice, le sarà di aiuto per tentare di ricostruire la sua identità. Nel frattempo sceglie di chiamarsi Rita ed inizia una relazione con Betty.
David Lynch costruisce una storia basata sul doppio, sul sogno e sull’immagine, con uno svolgimento temporale di natura complessa. Le attrici protagonisti cambiano nome e prospettiva durante lo svolgimento, cosi come cambiano funzione gli altri partecipanti al film. Il sogno è il protagonista del film, non solo perché costituisce il nucleo centrale della narrazione ma per l’intero impianto della storia e della messa in scena che conserva il suo carattere onirico, oltre che allucinatorio. La dimensione del sogno sta nel fatto che è costantemente impossibile distinguere ciò che è reale da ciò che non lo è, dialettica che porta alle estreme conseguenze la natura stessa del cinema. Un grande classico del postmoderno, caratterizzato dalla frammentazione della storia e dei suoi personaggi e una messa in scena che tende a sollecitare il coinvolgimento sensoriale ed affettivo dello spettatore al di là dei significati. Ricco di citazioni e riferimenti, il lavoro di David Lynch richiede allo spettatore una partecipazione totale, necessaria anche alla costruzione del senso.