Sonia e Matteo sono appassionati alpinisti ed hanno un appuntamento per una ferrata in montagna. Entrambi hanno avuto una delicata operazione al cuore e proprio in quell’occasione si sono incontrati dandosi forza l’un l’atro, promettendosi di ritrovarsi una volta ristabilitisi per una scalata insieme.
Mark, il marito di Sonia è geloso, e segue la scalata da lontano. Sulla cima, quando i due stanno per dividersi, felici della riuscita dell’impresa, arriva e torna indietro con lei, felice di trovarlo.
Un piccolo film questo di Edoardo Ponti basato su un racconto di Erri De Luca. Un cortometraggio con tanta poesia e la grande metafora della scalata. Anche con una grossa cicatrice sul petto, sul cuore per essere chiari, che entrambi condividono, si può ripartire verso le vette. Anzi è proprio da quella cicatrice, da quel dolore che stava per togliere la vita e al quale si è sopravvissuti, che riparte con energia il loro percorso verso l’alto. Con la scalata che va affrontata da soli, seppur a distanza visuale, e con le corde di sicurezza che li lega e che una volta in vetta consegnerà loro l’amore che aspettano.