Film dal grande contenuto estetico, questo di Chang-dong Lee che mette al centro un trittico di protagonisti che rappresentano tematiche importanti nella Corea del sud di oggi. Il conflitto di classe e la condizione della donna. Grande importanza viene data all’uso del corpo che da solo definisce a primo impatto la condizione dei protagonisti. Alla concretezza del corpo fanno contrasto le immagini sfuggenti, un dualismo che viene brillantemente spiegato in una breve metafora che la protagonista spiega attraverso la pantomima. L’unica certezza è data da ciò che esiste realmente, da quello che è concreto e visibile. Tutto quello che fa parte dell’immaginazione, in questo caso, si trasforma in pensiero ossessivo, che eventualmente porta il protagonista al gesto estremo.
Burning di Chang-dong Lee
Il giovane Jong-su cerca di integrarsi in città dove si è appena trasferito, con il sogno di fare lo scrittore. Incontra casualmente Hae-mi che lo seduce e della quale si innamora. Al ritorno di un viaggio in Africa però Hae-mi è accompagnata dal ricco Ben. La delusione di Jong-su non gli impedisce di continuare a frequentare la coppia con la speranza che la ragazza torni da lui. Ma improvvisamente Hae-mi sparisce e Jong-sui comincia a pensare che il responsabile sia proprio Ben.
Film dal grande contenuto estetico, questo di Chang-dong Lee che mette al centro un trittico di protagonisti che rappresentano tematiche importanti nella Corea del sud di oggi. Il conflitto di classe e la condizione della donna. Grande importanza viene data all’uso del corpo che da solo definisce a primo impatto la condizione dei protagonisti. Alla concretezza del corpo fanno contrasto le immagini sfuggenti, un dualismo che viene brillantemente spiegato in una breve metafora che la protagonista spiega attraverso la pantomima. L’unica certezza è data da ciò che esiste realmente, da quello che è concreto e visibile. Tutto quello che fa parte dell’immaginazione, in questo caso, si trasforma in pensiero ossessivo, che eventualmente porta il protagonista al gesto estremo.
Film dal grande contenuto estetico, questo di Chang-dong Lee che mette al centro un trittico di protagonisti che rappresentano tematiche importanti nella Corea del sud di oggi. Il conflitto di classe e la condizione della donna. Grande importanza viene data all’uso del corpo che da solo definisce a primo impatto la condizione dei protagonisti. Alla concretezza del corpo fanno contrasto le immagini sfuggenti, un dualismo che viene brillantemente spiegato in una breve metafora che la protagonista spiega attraverso la pantomima. L’unica certezza è data da ciò che esiste realmente, da quello che è concreto e visibile. Tutto quello che fa parte dell’immaginazione, in questo caso, si trasforma in pensiero ossessivo, che eventualmente porta il protagonista al gesto estremo.