Quando Brian Clough, giovane allenatore del Derby County, modesta squadra di seconda divisione Inglese, ha la possibilità di incontrare, per un incontro di coppa la squadra più forte d’Inghilterra, il Leeds United condotta dal migliore allenatore del momento, Don Reeves, è il coronarsi di un sogno. E’ enorme la sua delusione quando oltre ad essere sconfitto viene anche umiliato dal tecnico rivale. Da quel momento per Brian Clough il Leeds e il suo allenatore diventano una ossessione, una rivalità che diverrà il propulsore per migliorarsi a tal punto che, insieme al suo vice ed amico Peter Taylor, riuscirà in due anni a vincere il campionato della seconda divisione e di prima. Un sogno per una piccola squadra con rari momenti di gloria. L’ambizione domina letteralmente Clough, tanto da spingerlo ad un contrasto insanabile col suo presidente che allontana lui e il suo vice dalla squadra. E quando arriva l’offerta dell‘amato odiato Leeds Clough accetta e si separa dal suo amico, uomo attaccato ai valori, che non vuole allenare una squadra che considera nemica. Senza il suo importante collaboratore e con una squadra che non ha nessuna voglia di accoglierlo l’avventura allo United fallisce rapidamente. Ritornerà alla gloria quando riconciliatosi con Taylor andrà ad allenare il Nottingham Forest.
Un bel film sul calcio di Tom Hooper, sull’amore necessario per ottenere risultati in questo sport, e aggiungerei in qualsiasi attività, sull’importanza dell’amicizia e della cooperazione. Nessuno, dall’allenatore al presidente passando per la squadra può vincere da solo. Senza una collaborazione proficua di tutte le parti, inseguendo sogni di gloria personali, i risultati non arrivano. Bella la fotografia che con una taglio decisamente geometrico che sottolinea l’ambito del campo di calcio, con linee e schemi che sono il fondamento di questo gioco. Un film con poche immagini di calcio, che è profondamente di calcio; una storia di sport e di vita. Come è il calcio.