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la delusione inconsapevoleJean Luc Godard firma una magistrale regia nell’adattamento del romanzo di Moravia “Il disprezzo”. Il film inizia con una scena di grande intensità, in cui Paul e Camille dialogano sul letto dichiarandosi il loro amore. Sono una coppia sposata, lui scrive sceneggiature di teatro lei è dattilografa. Quando un produttore, Prokosch, gli offre di riscrivere la sceneggiatura dell’adattamento cinematografico dell’“Odissea”, che a suo parere Fritz Lang sta girando senza tenere in considerazione il botteghino, Paul  fa i conti con la  sua ambizione. Intuisce che a Prokosch, interessa sua moglie, Camille, e invitati ad un cocktail lascia che i due rimangano soli. Otterrà un ottimo contratto, ma le cose nella coppia cambiano in modo drastico. In una lunghissima sequenza all’interno della loro casa, il malcontento di Camille per il comportamento di Paul, irrompe nella loro relazione fino a dichiararsi per ciò che è: disprezzo. A Capri, dove la troupe intera si trasferisce per girare le scende del ritorno di Ulisse, si consuma l’ultimo atto. Paul che vuole mantenere la benevolenza del produttore, lascia ancora l’opportunità ai due di rimanere da soli. Capito l’errore, a nulla serve che lasci l’incarico; Camille se ne andrà con Prokosch, e insieme troveranno un tragico destino.

Un film drammatico di grandi immagini che descrivono immediatamente i contenuti espliciti e sottointesi; di grandi contenuti intellettuali grazie alla presenza di Fritz Lang che interpreta se stesso. Un lavoro che è pura poesia. Emoziona e fa riflettere. Sulla potenza della delusione. Quel particolare momento in cui una persona mostra una parte inaspettata di se, che è secondo la visione di Fritz Lang ciò che ha provato Penelope di fronte al comportamento ambiguo e volto al compromesso di Ulisse, finendo per tradirlo e causandone quini la lunghissima assenza.

Un capolavoro che parla di cinema, e dice cosa è e cosa dovrebbe essere il cinema mentre indaga sulla fragilità dei rapporti umani, raccontando tutto come una tragedia greca, dove ogni evento cambia tragicamente e per sempre i destini dei protagonisti.