Il film di Samuel Maoz ci porta nelle viscere di un carro armato, nel buio e la sporcizia che si accumula e dove l’unico contatto con l’esterno è quello che si vede dal mirino del mezzo. Un coinvolgimento insolito e potente nell’orrore della guerra e nelle dinamiche che si instaurano tra gli esseri umano coinvolti. Alla paura che all’inizio ostacola qualsiasi forma di comprensione reciproca, subentra la disperazione ed il dolore che fanno emergere forti momenti di solidarietà.
Lebanon di Samuel Maoz
Nel primo carro armato israeliano che nel Giugno del 1982 etra in Libano, ci sono 4 giovani ed inesperti militari. Quella che doveva essere una semplice operazione diventa il principio di una guerra durissima, della quale i 4 soldati sono tutt’altro che convinti.
Il film di Samuel Maoz ci porta nelle viscere di un carro armato, nel buio e la sporcizia che si accumula e dove l’unico contatto con l’esterno è quello che si vede dal mirino del mezzo. Un coinvolgimento insolito e potente nell’orrore della guerra e nelle dinamiche che si instaurano tra gli esseri umano coinvolti. Alla paura che all’inizio ostacola qualsiasi forma di comprensione reciproca, subentra la disperazione ed il dolore che fanno emergere forti momenti di solidarietà.
Il film di Samuel Maoz ci porta nelle viscere di un carro armato, nel buio e la sporcizia che si accumula e dove l’unico contatto con l’esterno è quello che si vede dal mirino del mezzo. Un coinvolgimento insolito e potente nell’orrore della guerra e nelle dinamiche che si instaurano tra gli esseri umano coinvolti. Alla paura che all’inizio ostacola qualsiasi forma di comprensione reciproca, subentra la disperazione ed il dolore che fanno emergere forti momenti di solidarietà.