Nella Napoli degli anni 80, due personaggi omonimi che rispondono al nome di Antonio Pisapia, sono al culmine della carriera: uno come calciatore l’altro è un cantautore. Due persone molto diverse, uno dalla personalità timida, integro e leale; l”altro, il cantante, cocainomane, privo di scrupoli. Entrambi cadono in disgrazia e tenteranno di rientrare nel giro che conta a modo loro.
Primo film di Paolo Sorrentino, che mette in evidenza buone intuizioni e diversi punti che rimangono poco chiari. Evidentemente ispirato alle storie di Califano e Di Bartolomei, emerge dalla storia, la capacita di a sopravvivenza del cantante, capace di gettarsi alle spalle le ferite della vita, di adattarsi meglio al momento della vita che cambia, a differenza del calciatore imprigionato lealmente al suo mondo ideale.