Ossessione di Luchino Visconti è un bellissimo film considerato capostipite del neorealismo, e tra i più importanti in assoluto del cinema Italiano. Ispirandosi ai noir americani e alle tendenze del realismo poetico francese, Visconti tratteggia una storia esemplare della condizione di vita delle persone comuni a quel tempo. I protagonisti, tutti, vivono sperando in una vita migliore, senza avere la forza di fare realmente qualcosa per cambiarla. E allora per tutti la soluzione sembra venire dall’incontro con l’altro, dalla storia d’amore che potrebbe possedere la magia del cambiamento. L’altro diviene perciò un’entità assolutamente irrinunciabile, e la dipendenza ossessiva che lega gli amanti non può che produrre risultati negativi. La metafora di un popolo in via di sviluppo che cerca la soluzione ai propri guai confidando nell’altro è ancora oggi applicabile agli individui che cercano nell’incontro con l’altro per risolvere le difficoltà della vita
Ossessione di Luchino Visconti
Quando Gino, vagabondo arrivato con un camion, entra nell’osteria del Bragana e incrocia lo sguardo con Giovanna, moglie dell’oste, la molla della passione trai due scatta immediatamente. Divisi tra il desiderio di lui di lasciare la locanda insieme, e il bisogno di lei di avere qualcosa di certo, il rapporto tra i due vive momenti di alti e bassi fino all’evento tragico della morte del Bragana. Le cose continueranno a procedere in modo sempre più drammatico.
Ossessione di Luchino Visconti è un bellissimo film considerato capostipite del neorealismo, e tra i più importanti in assoluto del cinema Italiano. Ispirandosi ai noir americani e alle tendenze del realismo poetico francese, Visconti tratteggia una storia esemplare della condizione di vita delle persone comuni a quel tempo. I protagonisti, tutti, vivono sperando in una vita migliore, senza avere la forza di fare realmente qualcosa per cambiarla. E allora per tutti la soluzione sembra venire dall’incontro con l’altro, dalla storia d’amore che potrebbe possedere la magia del cambiamento. L’altro diviene perciò un’entità assolutamente irrinunciabile, e la dipendenza ossessiva che lega gli amanti non può che produrre risultati negativi. La metafora di un popolo in via di sviluppo che cerca la soluzione ai propri guai confidando nell’altro è ancora oggi applicabile agli individui che cercano nell’incontro con l’altro per risolvere le difficoltà della vita
Ossessione di Luchino Visconti è un bellissimo film considerato capostipite del neorealismo, e tra i più importanti in assoluto del cinema Italiano. Ispirandosi ai noir americani e alle tendenze del realismo poetico francese, Visconti tratteggia una storia esemplare della condizione di vita delle persone comuni a quel tempo. I protagonisti, tutti, vivono sperando in una vita migliore, senza avere la forza di fare realmente qualcosa per cambiarla. E allora per tutti la soluzione sembra venire dall’incontro con l’altro, dalla storia d’amore che potrebbe possedere la magia del cambiamento. L’altro diviene perciò un’entità assolutamente irrinunciabile, e la dipendenza ossessiva che lega gli amanti non può che produrre risultati negativi. La metafora di un popolo in via di sviluppo che cerca la soluzione ai propri guai confidando nell’altro è ancora oggi applicabile agli individui che cercano nell’incontro con l’altro per risolvere le difficoltà della vita