Un film di fantascienza classico, quello di Fred McLeod Wilcox. Siamo nel 1956 è il genere rimane ancora su un piano narrativo psicologico, più che su quello delle battaglie come avverrà dopo. In particolare, questo film è ispirato a La tempesta di Shakespeare e mette in mostra un risvolto psicoanalitico non da poco, considerato il periodo. Inoltre, il tema del progresso è affrontato con i dubbi che sono rimasti tali nel tempo: quanto è positivo l’avanzamento tecnologico e quanti danni può portare? Soprattutto, l’uomo è in grado col suo livello evolutivo di farne buon uso?
Ho voluto vedere questo film perché interessato alla colonna sonora dei Barron, forse uno dei primi esempi di musica elettronica, che gli autori realizzarono grazie ad elaborazioni su nastro.