La scorsa notte su Rai 3 ho visto Vital, un film giapponese del 2004 di Shinya Tsukamoto. In un incidente stradale Hiroshi perde la memoria mentre la sua compagna Ryôko muore. Comincia a studiare medicina e per il corso di anatomia comincia a sezionare un cadavere, che scopre presto essere quello di Ryoko.
La scoperta avviene subito, e il film descrive l ‘elaborazione del trauma attraverso la minuziosa dissezione del cadavere nei mesi del corso. Recuperando poco a poco la memoria Hiroshi riprende contatto col suo vissuto precedente, interrotto dall’incidente fino a poter concludere il suo percorso analitico di quella parte persa con l’incidente, in coincidenza della fine dal corso di anatomia. Hiroshi potrà finalmente salutare Ryoko, preparare con cura la sua bara e darle il definitivo funerale.
Mi è piaciuto il percorso di riparazione raccontato con molti silenzi, un percorso doloroso che le riprese ossessive ravvicinate sui soggetti descrive con forte impatto emotivo favorendo l’identificazione con le emozioni raccontate.